Riportiamo il comunicato arrivato in redazione, oggi diamo spazio al Toscana Pride, gruppo che seguiamo da tempo con interesse e stima, di seguito lo scritto, buona lettura e buona domenica.
Da quest’anno, dare il patrocinio al Toscana Pride avrà più che un valore simbolico.
Nella comunicazione inviata a tutte le amministrazioni toscane, il Comitato delle organizzatrici e degli organizzatori della manifestazione dell’orgoglio lgbt (lesbico, gay, bisessuale, transgender, queer, intersessuale e asessuale) che si terrà a Pisa il prossimo 6 luglio, chiede alle amministrazioni comunali e provinciali un impegno concreto: l’istituzione o la consolidazione di una collaborazione con il Comitato Toscana Pride – o con una delle associazioni LGBTIQA+ presente sul territorio – al fine di elaborare in maniera congiunta percorsi condivisi che favoriscano l’inclusione, la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione di tutta la cittadinanza in merito ai contenuti del documento politico del Toscana Pride. Un cambio di passo doveroso in una stagione politica caratterizzata da un crescente odio contro le minoranze, per dare un segnale forte a sostegno dei diritti delle persone LGBTQIA+.
“Negli ultimi tre anni abbiamo accolto con piacere i numerosi patrocini delle istituzioni, ma riteniamo necessario chiarire che consideriamo il patrocinio non come obiettivo da raggiungere ma come elemento di partenza su cui fondare una progettualità̀ comune” –spiega Junio Aglioti Colombini portavoce del Toscana Pride – “uno strumento simbolico che manifesta alla cittadinanza la volontà̀ politica di un’amministrazione di sostenere concretamente e quotidianamente le istanze della comunità̀ LGBTIQA+”
Oltre all’adesione al documento politico del Toscana Pride, all’ormai consueta partecipazione del Gonfalone istituzionale e di un/una rappresentante dell’Ente con fascia tricolore alla parata, alla realizzazione di un gesto simbolico da effettuare nei giorni precedenti e fino al 6 luglio (come esporre una bandiera arcobaleno o attivare un’illuminazione arcobaleno nella sede dell’Ente o in monumento simbolo della città), quest’anno, chi aderisce al Toscana Pride, dichiara la volontà – nel caso in cui non lo avesse già fatto – di aderire alla Rete RE.A.DY. (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le Discriminazioni per orientamento sessuale o identità di genere) e soprattutto ad avviare un serio percorso di collaborazione con il Comitato Toscana Pride – o con una delle associazioni LGBTI+ presente sul territorio – finalizzato alla realizzazione di azioni concrete di contrasto alle discriminazioni verso i soggetti LGBTIQA+.
Il Toscana Pride è nato da un percorso politico intrapreso tre anni fa da un’ampia rete di associazioni toscane che oggi compongono il Comitato promotore: AGEDO Toscana, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta e Rete Genitori Rainbow.
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