L’autopsia ha fatto chiarezza su alcuni aspetti, ma non ha fugato tutti i dubbi sulla morte di Samantha Marta Baroni, la 34enne trovata priva di vita in un cassone per lo sfalcio del verde alla Torricella, mercoledì mattina.
Dall’esame è emerso che la giovane è morta per una fortissima emorragia gastrica, ma ancora non si sa cosa possa averla provocata.
Per saperlo si dovranno attendere i risultati dell’esame tossicologico disposto dal magistrato che, già ieri mattina, ha rilasciato il nulla osta alla sepoltura, restituendo così il corpo della giovane fotografa alla famiglia.
24 AGOSTO 2016
Trovata nel cassonetto, disposta l’autopsia
L’hanno trovata a metà mattina, in via Torricella di sopra, due operatori di un’impresa di Gavardo che si occupa anche di manutenzione delle aree verdi e dello svuotamento dei cassoni che contengono ramaglie e sfalci d’erba.
Nel cassone, coperto dai rami il cadavere di Marta Baroni, 34 anni.
Fino a qualche anno fa era titolare di uno studio fotografico a Cavernago, in provincia di Bergamo.
Spesso la si vedeva nel quartiere dove abitava, Urago Mella, e frequentava alcuni bar, sia da sola che con un gruppo di amici.
È stata la madre, nelle scorse ore, a denunciare la scomparsa della figlia.
Sembra non si avessero sue notizie da diversi giorni.
Al momento gli inquirenti stanno battendo tutte le piste.
Si è già escluso, però, che sul corpo della 34enne ci siano segni di violenza.
Per arrivare alla causa della morte determinanti saranno l’autopsia, che verrà eseguita nelle prossime ore, e il risultato degli esami tossicologici.
fonte: Redazione giornaledibrescia.it