Vi vogliamo presentare la storia di Cristian e Luigi, scoperti per puro caso ci siamo incuriositi fino a contattarli per farci raccontare la loro storia.
La leggerete tutta d’un fiato, noi ci siamo emozionati.
Oggi vi presentiamo Villa Enea, la storia d’amore di Cristian e Luigi.
Villa Enea è, di fatto, la storia di una storia d’amore: la nostra. Il punto di approdo di una vicenda tumultuosa e bellissima: un incontro, i cambiamenti radicali nelle nostre vite, un progetto di vita in comune che, grazie a una serie di felici coincidenze, alla fine è diventata anche la storia di una casa, di un luogo, di un territorio.
Di una famiglia nuova (in tutti i sensi) che si andava formando.
Di un bambino (Enea, per l’appunto, figlio della figlia di uno di noi due) il cui concepimento, gestazione, nascita e primi passi nella vita hanno scandito, come in un inesorabile intreccio del destino, la ri-nascita di una casa di campagna, il suo mutarsi, dopo un secolo di esistenza, da semplice, ancorché bellissima, casa per villeggiatura in collina dei precedenti proprietari; a luogo magico, a crogiuolo dove salutare un passato e costruire, con serenità ma grande determinazione, un futuro.
E infatti, facendo di necessità virtù, dovendo -cioè- cercare una casa dove vivere insieme la nostra nuova vita in comune, ci eravamo messi alla ricerca nelle campagne tra Polignano, Monopoli e Fasano, cioè in quel quadrante del territorio pugliese (mare ma non solo, collina e trulli, vivibilità al top) che sentivamo parlasse alle nostre corde molto più che una casa e una vita in un contesto urbano o metropolitano.
E più giravamo, vedevamo luoghi, case, situazioni, più si andavano definendo i contorni della nostra idea progettuale: un B&B VERO, ossia una casa vera e propria che si apre agli ospiti, non semplicemente un hotel camuffato da B&B: condividere con amici e ospiti i nostri spazi, i nostri interessi, scambiare idee, opinioni, progetti; organizzare eventi, feste, incontri; convivialità e cortesia prima di tutto, e poi dialogo, apertura mentale, tolleranza.
In definitiva, per dirla con una parola: friendly.
Che poi, a essere sinceri, proprio non si capisce come possa essere altrimenti: per chi, da sempre, rivendica il diritto al superamento dei pregiudizi, delle barriere ideologiche, religiose, sociali che alzano steccati tra le persone, ma contemporaneamente è arci-convinto che non ci si debba auto-ghettizzare per forza in situazioni dedicate a particolari “categorie” di persone; veniva spontaneo, quasi naturale, rimarcare la caratteristica di friendlity di una struttura dedicata all’ospitalità.
Era come dire: “Noi siamo QUESTI, e siamo QUI: qui chiunque è il benvenuto”. Naturalmente, siccome questo messaggio non viaggia da solo, abbiamo dedicato la dovuta attenzione alla “promozione” di questa caratteristica del nostro B&B, su siti , agenzie, app, ecc. Ma senza cadere mai nella tentazione ghettizzante del luogo dedicato.
Un’ultima considerazione sugli ospiti, sulle persone. Che sono, di fatto e per fortuna, SEMPRE meglio della rappresentazione che, di sé, danno sui social. Le persone sono molto più avanti! Le persone sono molto meglio nella vita vera che sul web.
Per dire: ci fosse mai capitato un solo ospite (uomo, donna, italiano, straniero) che all’arrivo, scoprendo che a gestire il B&B è una coppia di uomini sposati, e che in quella casa addirittura ci vivono, al netto degli ovvii accorgimenti dedicati alla riservatezza e privacy di chiunque; ebbene, dicevamo, ce ne fosse mai capitato uno, di ospite, che abbia fatto un cenno, anche impercettibile, di fastidio, di disagio, di disappunto, di difficoltà a inquadrarsi nella situazione, ad accettare le caratteristiche del luogo in cui venivano a trascorrere alcuni momenti di riposo e di relax.
Infine, due parole sulla Contrada. Perché il B&B “Villa Enea” ha senso solo ed esclusivamente dentro al contesto contradaiolo di “Cristo Re”. Gente rilassata, aperta mentalmente, che ci ha accolto e fatto sentire fin da subito come due di loro.
E quel senso di identità territoriale, di comunità molto forte, molto legata, ma che mai degenera nell’isolamento, nella separatezza, nell’identitario, nella chiusura sterile verso gli altri.
In ciò declinando e replicando e confermando una delle secolari caratteristiche della terra e delle persone della Puglia: l’apertura, l’accoglienza, la disponibilità verso gli altri. Perché più sei consapevole e orgoglioso di te stesso, più la paura dell’altro non ha senso né humus dove attecchire.
Cristian e Luigi – villaenea.it